Bicocca

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Fausto Melotti, La sequenza, Milano
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martedì 3 marzo 2015

Giovane e bello

Non è vero che i gggiovani sono tutti dei minchioni, mammoni e senza iniziativa. Ci sono anche quelli che "esprimono il gene" con entusiasmo e sensibilità inaspettati. Nei corridoi del cinema Anteo, a Milano (sono andata a vedere "Birdman"... eh... ci sarebbe molto da dire: per esempio, uscite tutti sette minuti prima della fine! Ma santiddio, ma perché si deve rovinare una buona idea e una regia da 10 - dicono che ricordi Altman... può darsi... - con una trovata inutile e assurda e risibile?), sono esposti alcuni scatti di un viaggio in India di Alessandro Galli, un giovane medico neolaureato con la passione della fotografia. A parte le immagini, belle ovviamente, le righe che li accompagnano valgono da sole il tempo che si dedica loro (le riflessioni davanti alla pira, per esempio...). A 25 anni si può ancora rimanere incantati dall'umanità, dalla dignità e dal sorriso degli esseri umani, anche e soprattutto i più distanti da noi. Poi, eventualmente, si curano le piaghe, dentro e fuori dagli ospedali. 
www.sitohd.com/alessandrogalli/

martedì 4 marzo 2014

Sopravvivenza a forza di film


Il primo, A proposito di Davis. Allora: a parte la lentezza, la musica struggente, l'assenza di una trama vera e propria (l'hanno ammesso anche i fratelli Coen, "non avevamo una storia e ci abbiamo messo un gatto"), la luce cupa, a me è piaciuto. I dialoghi sono una pugnalata e la perfezione dell'impianto cinematografico è un conforto per la mente: esiste ancora chi lavora bene. è la poesia del perdente, di chi è sempre a un passo dalla svolta, e la svolta non c'è mai.
Il secondo, Dallas Buyers Club, è un inno alla libertà individuale: voglio decidere io come vivere (e morire). Matthew McConaughey e Jared Leto si sono presi l'Oscar, bravi tutti e due. La malattia ha molti alleati, soprattutto fra chi dovrebbe curarti. Muove una certa rabbia ma anche molta speranza, e molto coraggio. Qualche volta si può fare e spesso non si è soli.