Bicocca

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Fausto Melotti, La sequenza, Milano

venerdì 3 aprile 2015

Dimensione Danza

Il signor Carmelo io me lo ricordo vent'anni fa, quando faceva il muratore. Ne sono proprio sicura. Poi ha aperto un minilaboratorio e adesso è sarto. Ha i modelli appesi al muro e i manichini e l'asse da stiro e il metro sulla spalla. 
Un giorno gli ho chiesto "Ma lei non faceva il muratore?"
"Ma no, io sono sempre stato sarto!", quasi offeso.
Eppure ci giurerei. Lo vedevo sempre tutto sporco di calce e mi domandavo come facesse, così esile, a sollevare un sacco di malta da 50 chili.
Comunque, ora stringe le gonne e accorcia i pantaloni in diretta concorrenza con i cinesi, che dopo i ristoranti (anche suhi e asian e thai e pizzerie), i negozi di parrucchieri, i centri massaggi più o meno terapeutici - e certamente lo sono -, hanno aperto i laboratori di sartoria in tutto il quartiere. E meno male, manna dal cielo, visto che la macchina per cucire di mia mamma, che ho strappato a mia zia con scatto felino, giace inutilizzata per la mia dichiarata incapacità. 
Un pomeriggio della scorsa settimana ho incontrato il signor Carmelo, era sulle spine: aspettava la sua compagna, che era in ritardo. "Di ballo", ha precisato. Sì, perché lui è un ballerino provetto. Balli da sala, direbbe la mia piccola Valentina. Abbiamo scambiato due parole, mi ha mostrato le scarpe (anche  lui!!), mi ha confessato che il tango è troppo impegnativo per la sua schiena (ma non si caricava i sacchi di cemento? ah, forse è per quello...), polca e mazurca e salsa sono più divertenti. 
"Lei balla?"
"No, purtroppo", ho detto.
"Perché?"
"Mah... non so...".
"Provi! Se prova, non smette più".
Per un istante mi sono immaginata, goffa e scoordinata, fra signore e signori in età, in una balera del Gallaratese, o con i gggiovani fighi e in costumi attillati del Centro Dimensione Danza Solaria Ballo Liscio Accademia di Sticazzi...
Poi fortunatamente è arrivata la signora trafelata e cotonata e ritardataria "Eccomi, eccomi..." e si sono incamminati di corsa verso la fermata del metrò. Io ho inforcato la bicicletta, sotto la pioggia, ho sentito il crack del ginocchio, altro che ballare, e via, al lavoro.
Ma non è che mi sto perdendo qualcosa?