La temperatura di questo autunno concede tregua alle mie gambe bizzarre, mi siedo e guardo. Jardin du Luxembourg, pomeriggio, in attesa della golden hour, osservo un circolo dell’evasione e sento un po’ invidia, quella che ogni tanto accende le menti malate (che poi vedono gli altri felici e li ammazzano). Non ammazzo nessuno, anzi, me ne sto lì ore in adorazione. Lei con le scarpe rosse, lui le insegna i passi. Due ragazzi con i jeans bravissimi. Una signora robusta che si muove come una farfalla con il suo cavaliere. Marito e moglie in là con gli anni, si guardano affamati di passione. Sono tutti concentrati, sguardi di intesa, incroci acrobatici di ginocchia e stinchi.
Il tango fa volare queste coppie, volo con loro.
La meraviglia di ballare, senza età, senza tempo. Ammirazione. E sì, Un po’ di invidia.
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