Bicocca

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Fausto Melotti, La sequenza, Milano

venerdì 1 maggio 2015

Piccole storie nobili

Un mese di silenzio. Mi sono astenuta dalla scrittura, non dal pensiero. Nel frattempo fiumi, oceani di parole hanno invaso i social network, su ogni argomento. Dall'immigrazione alla legge elettorale, dalla Resistenza alla Siria, dal Nepal (ora dicono tutti Nepàl) all'Expo. Tutti che vomitano e ripostano e taggano e segnalano miliardi di commenti, un'ingordigia di presenzialismo, un ammasso di opinioni o di informazioni, a volte distorte, che mi hanno stomacato. Me ne sono allontanata, nauseata, chiedendomi cosa potessi mai aggiungere di veramente interessante per questa folla di esternatori, tutti con molto tempo a disposizione, evidentemente.
Forse qualche storia nuova, minima, inutile. L'ho cercata intorno a me e ne ho trovate tante. Piccole fotografie da mondi ben lontani da chi si sbraccia contro Salvini (giustamente) o invoca una solidarietà che forse è stata rasa al suolo da anni di opacità etica.

E così ecco V., che dopo due anni ha trovato un lavoro e piange e ringrazia chi gli ha dato una mano; B., che mi ha guardato con occhi scuri di rimprovero, perché non vado mai a trovarla (http://berelesen.blogspot.it/search/label/dolore), a cui non posso spiegare che non vado a trovare nemmeno me stessa, per lo stesso motivo; L., macellaio al supermercato, che è stato assunto a tempo indeterminato a 22 anni proprio quando è nata la sua bambina e a cui ho augurato un mondo di gioia; G., che invece ha scoperto che il suo bambino ha una malattia brutta-brutta, di quelle che fanno venire i brividi solo a nominarle e non dorme di notte e chissà cosa lo aspetta; E., che rincorre sogni acerbi e non sa bene dove andare, in questo mondo assurdo, con i suoi 15 anni alti e belli e faticosi e incompleti; F., che mi fa dannare, con la sua vecchiaia senza scopo, sempre sul filo di un precipizio, funambolo incerto e stufo della vita, che oscilla pericolosamente, in bilico fra ricordi che sfumano e un domani sempre peggiore.
E mille altre ne avrei. Lo farò, con moderazione. Ho già un elenco pronto di argomenti, che si allunga su un post-it mentale, quando corrispondo con alcune anime belle.

La primavera tarda e lo so già, tra una settimana la temperatura esploderà e inizierò a lamentarmi del caldo. 
Buon Primo Maggio, tutto da riconsiderare. 



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