Questa storia è difficile da scrivere. Scompagina la mia emotività, esige equilibrio e, se possibile, anche un po' di stile. Ho chiesto il permesso di raccontarla ai diretti interessati, promettendo totale anonimato. L'idea è quella di metterla a fuoco un po' alla volta, a puntate, perché è una storia che sta accadendo e quindi so come è iniziata, ma non so come continuerà. So come vorrei che continuasse, questo sì. È una storia probabilmente uguale a mille altre, ma a me che la seguo quasi da vicino, pare molto bella. Verrò anche meno al principio di non parlare di genitori e figli, perché in realtà è una storia di relazioni, ovvero di relazioni fra genitori e figli. È la storia di Giorgio (nome di fantasia, ovviamente), che vive dall'altra parte del mondo ed è piccolo. Abbastanza piccolo, ma non piccolissimo.
I suoi candidati genitori, come migliaia di altri
candidati genitori, hanno scalato l'Everest dell'adozione, sono stati
valutati, analizzati, spremuti, incantati, incoraggiati, scoraggiati,
consigliati (da tutti, anche da me... che assurdità! A volte non si sa dove fermarsi!), sostenuti,
illusi, delusi, spennati, derisi, ammirati. Poi, all'improvviso, hanno avuto
cinque giorni di tempo, e non nove mesi, per prepararsi a guardare in
faccia Giorgio. Giorgio bellissimo, Giorgio che li aspetta, Giorgio che disegna
bene.
Grazie alla tecnologia canaglia, oggi è
arrivata dall'altra parte del mondo, insperata, la notizia che i candidati genitori e Giorgio "si sono incontrati". Inizia così, quasi sempre, ogni storia, ogni
relazione. Sguardi che si incontrano.
Ehi però non farmi piangere... sai che su alcune cose sono frignona :-) Prisca
RispondiEliminaMa no... sobbalza il nostro cuore! Bello, no?
RispondiEliminaTu sai comunicare l'emozione!
RispondiEliminaSai anche far giungere le difficoltà pratiche.
Molto giusto il tuo incipit.
E' la prima volta che entro in questo tuo blog.
Ritornerò.
Grazie.
Un sorriso
gelsobianco
Grazie Gelsobianco, che belle parole.
RispondiEliminaTi aspetto ancora.
E' un po' che passo, e di sicuro tornerò anch'io. Non solo per Giorgio, si capisce.
RispondiEliminaGrazie! Mi fa molto piacere. E ogni commento è per me un abbraccio.
RispondiElimina