Bicocca

Bicocca
Fausto Melotti, La sequenza, Milano

mercoledì 3 luglio 2013

Seguire le procedure



In perfetto stile italiano, il mio Paese ha risposto alla richiesta di asilo di Edward Snowden obiettando sulle procedure adottate. Prendendo tempo, come sempre da mesi su ogni argomento, più o meno vitale. 
Intanto vediamo come butta con gli altri... magari se lo prende il Venezuela e noi non ci siamo esposti né con un sì né con un no. E poi nemmeno Hollande lo vuole, insomma... Se non se lo carica la Francia, che non chiude le porte in faccia a nessuno...

“Dal punto di vista giuridico, secondo la normativa vigente, ogni cittadino non comunitario, per fare richiesta d'asilo deve essere presente sul territorio dello Stato a cui lo chiede”.
Scusi, signor Snowden, il fax non va bene: ci vuole la raccomandata; anzi, la raccomandata con ricevuta di ritorno; anzi, la richiesta va fatta su carta bollata; ah, si ricordi i testimoni (e la fotocopia dei loro documenti); però non ha allegato la fotocopia del suo, di passaporto; la data dev’essere antecedente all’ultimo visto di entrata nella Federazione Russa: ma lei dove si trova, esattamente? Mi spiace, oggi l’ufficio è chiuso per sciopero. Mi spiace, ma in questi giorni l’impiegata è in ferie; eh… sapesse quante pratiche come la sua abbiamo qui da smaltire… hanno ridotto l’organico, sa, la spending review…. Richiami domani, quando c’è l’addetto. Ma scusi, non gliel’avevo spiegato? Deve proprio venire personalmente. Telefoni per un appuntamento.

Povero Snowden, ma ha ragionato prima di chiedere asilo al mio Paese? Ma è sicuro di voler venire qui? E se poi ha bisogno di un certificato?

Nessun commento:

Posta un commento