Bicocca

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Fausto Melotti, La sequenza, Milano

martedì 29 settembre 2015

E infine i Camuni

Era dagli anni delle scuole elementari, cioè un'era geologica fa, che avevo voglia di vedere le iscrizioni rupestri della Val Camonica. Si è trattato del riscatto di una gita negata, chissà se per motivi economici (a quei tempi le gite non erano pensabili) o semplicemente per poca ispirazione del corpo insegnante. Sia come sia, l'occhialuta maestra De Chirico con il suo grembiule verde non ci ha portati allora a Capo di Ponte e nemmeno la bassotta professoressa Conte delle medie. Figuriamoci gli spocchiosi professori del liceo, tutti compresi nel loro ruolo di geni sprecati. 
E va bene, ci sono andata, finalmente, better late than never. Il mio lato infantile si è divertito un sacco a fotografare gli omini con il pisello lungo, le donnine con la "coppella",
i cervi-spirito con il palco di corna sovradimensionato, le case disegnate con la doppia prospettiva, in sezione il piano terra e in pianta il tetto... che ridere! 

Sulla gestione del patrimonio culturale di questo Paese, mi astengo: la rabbia è pari alla vergogna, con i turisti stranieri che non capiscono...
Voglio ricordarmi solo del cane e del leone e del guerriero e del carro trainato dai buoi
(o dai cavalli?), con le ruote a raggi. A volte ho la certezza che l'Età del Ferro sia stata migliore della mia. 


Cervo (Divinità)

Guerriero

Labirinto

Oranti

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