La "grande bellezza" è la gente: una presenza indaffarata di ogni colore, ogni religione, ogni provenienza, ogni carattere, ogni sapore, ogni cucina, ogni professione, ogni ceto sociale. Tutti indistintamente a comprare melanzane, pastinache, peperoni, bok choy, albicocche, coriandolo, banane, formaggi duri, molli, freschi, di malga, e poi stoccafisso, prosciutto crudo, rape varie, barbabietole, carni rosse, pollame, carne halal, peperoncini, legumi di ogni specie (la cicerchia!! la soia verde!!), aglio, salami, spezie, dolciumi ma anche sandali, reggiseni, felpe, pentole, bicchieri dorati, teiere marocchine, narghilè. Gli esercenti sono di un numero di etnie pari alle infinite varietà delle verdure e alle nazionalità degli acquirenti: dal torinese purosangue al siciliano, dall'egiziano al vietnamita, dal ghanese al marchigiano, dal tunisino al cinese.
Io ho comprato una tonnellata di frutta e per 50 centesimi anche un mazzo così di menta, persino piperita... ché non si sa mai!
Segno sul diario che mi ha regalato il mio amico L.: tornare.
Bel viaggio intorno al mondo :-) Per la menta piperita, il mazzo a cinquanta centesimi lo trovi anche a Milano, nelle macellerie marocchine/nordafricane (a volte anche dai pachistani). Arriva una volta alla settimana dal Marocco e riconosci che è autentica perché il mazzo è legato con un filo d'erba.
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