Bicocca

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Fausto Melotti, La sequenza, Milano

giovedì 20 novembre 2014

Rosso di mattina

Stamani all'alba il cielo aveva colori meravigliosi: rosa, fucsia, lilla...e qualche ombra scura. Ho scattato la solita foto. Rosso di mattina, la pioggia è vicina, ho detto. Con questo stato d'animo mi sono vergognata di me stessa, del mio Paese, dell'Uomo. Hanno ragione i giudici della Cassazione: il disastro è prescritto. Gli omicidi no. Migliaia di morti e quanti ne ce ne saranno. Non è successo niente. Tutti sapevano, pochi hanno guadagnato impronunciabili somme di denaro, gli altri sono morti. Mi scusi, se può, signora C., mamma della amica S., falciata dal mesotelioma. Uccisa a sangue freddo dall'Eternit e dal signor Schmidheiny, che non vuole più "processi ingiustificati".
E mi scusino tutti quelli che non conosco, che hanno fatto la stessa fine. Non sono stata capace di impedirlo.


2 commenti:

  1. hai ragione, ci si sente sgomenti, quasi colpevoli al posto loro.
    ml

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  2. Provo proprio questo sentimento... B.

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