Cerco di non pensarci mai. O non di pensarci più. Poi oggi li vedo, sono sette, tutti bellissimi, la vernice impeccabile: azzurro, verdino, crème, bianco... Uno color mattone, sulla fiancata c'è dipinto un muro, da cui sbuca minaccioso un pugno, e la scritta "Freedom" . Già, la mia libertà sognata per tanti anni e poi sostituita da un succedaneo, che nonostante tutto, anche adesso che mi fingo ancora nomade e avventurosa sul mio Ducato dell'età matura, mi manca come un vecchio amante. A bordo dei Volkswagen T1 e T2, anni '70 appena svoltati, con tettuccio in canvas e ruota di scorta appesa al muso, c'erano tanti bei giovanotti e giovanotte (a parte un quarantenne capellone, solo), abbronzati, felici come pasque, piedi nudi fuori dal finestrino, radio a tutta gallara, qualche figlio piccolo, sacchi a pelo schiacciati contro i finestrini. Freedom, appunto.
Thaon les Vosges, Route N57. Li ho superati col cuore rotto e poi incollato.
Bicocca
venerdì 31 luglio 2015
Screenshot # 01 - Libertà
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