La mia città è stravolta. Sono le quattro del pomeriggio, hanno chiuso
la metropolitana, evacuato il Trocadero, chiuso gli studenti dentro le scuole
di due arrondissements; dei pazzi invasati girano con kalashnikov e lanciarazzi e ammazzano non solo le persone e la libertà,
ma anche il pensiero e il futuro. Chi parla di guerra santa, chi di inferno,
chi di dialogo, chi di ovvie conseguenze, chi di democrazia, chi di barbarie.
Io guardo questo importante pezzo di me che brucia, e riverbera in me il disprezzo
per tutte le religioni, che da sempre annegano la ragione dell’uomo nella
prevaricazione e nell’odio. Tanto dolore, tanto orrore e un gran vuoto dentro.
E domani, vedremo cosa rimane.
ti ho pensata.
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