Ci penso da qualche giorno e alla fine, come la lisca di pesce di traverso, do il colpo di tosse. Fassina si è vergognato. Si è vergognato, giustamente, perché Renzi ha trattato con il Pregiudicato.
Non si vergognava, a suo tempo, delle sue strampalate proposte economiche.
E con lui non si è vergognato nessuno quando con lo stesso personaggio ci sono andati al governo, quando gli hanno lasciato fare e dire tutto per vent'anni.
E quando è stato cacciato dal Senato, non si è vergognato nessuno di restare al proprio posto, insieme a un partito guidato da un ladro (lo posso dire, ormai è vero, non rischio querele), per tacere del resto.
Ma, soprattutto, non si è vergognato nessuno dei 101 che hanno sputtanato Prodi, dopo aver sputtanato Marini e in attesa di sputtanare Rodotà.
Insomma, "signori miei", prima di parlare di vergogna bisognerebbe lavarsi la bocca e la coscienza con la candeggina, come diceva mia nonna.
Appurato questo, Renzi è figlio loro. E non se ne vergogna, purtroppo. Come non si vergogna della "profonda sintonia" con il Pregiudicato.
E da giorni parliamo solo delle sue bravate, invece che della tragedia economica in cui stiamo precipitando. Invece di mandare l'esercito a ripulire Pompei e i giovanotti senza occupazione a togliere le bottiglie di plastica dalle spiagge. Perché prima o poi bisognerà cominciare, no?
P.S.: Intanto mangiamo pane e cipolle per spedire i nostri figli via da qui, per salvarli... torneranno quando Renzi avrà sistemato tutto... Ah ah ah.
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