Io, in questa città, in questo Paese, in questo mondo intero, ciondolo persa, spettatrice nemmeno sbigottita. Ma com'è possibile?
In 50 metri di percorso, oggi, Sant'Ambroeus, ore 13, ho incontrato:
- La mia vicina di casa che mi è venuta addosso perché camminava messaggiando sul cellulare. Scusa scusa... Scusa un cazzo, guarda dove vai!
- Un gruppo di signore un po' cotte davanti alla Casa per Musicisti Giuseppe Verdi che si salutavano chiocciando e una diceva: "Ma quanti anni haaaaii?".
"Quarantadue".
"Ma sai che non si direeeebbe?"
Si direbbe eccome, ciccia, avrei commentato, se alla fine non mi fossero anche rimaste simpatiche, lì, la domenica mattina, a sentir della musica suonata da ottuagenari semirincoglioniti... Facevan del bene, dopo tutto. Anche a se stesse.
- Mastodontico ragazzo senegalese che vendeva accendini e braccialetti e incensi e calzini (!!) sempre sorridendo. Lui sì che è un bel vedere...
- Numerose famigliole borghesi orrende con montone e borse di Gucci che si recavano al ristorante a pranzo, con figli piccoli pattinatori e monopattinatori vestiti da Gemelli; maleducati e per nulla sorridenti, né loro né i loro genitori. Che il senegalese gli dovrebbe fare da tutor, per dire...
- Coppia di fighetti uso "Milanese Imbruttito" (cfr. pagina fb apposita), che aveva di sicuro fatto l'albero e quindi si traduceva alla Fiera degli Oh bei Oh bei, "...ché a quest'ora c'è meno gente".
- Giovane incappucciato che accedeva furtivo alla sala giochi dove fino a due anni fa c'era Blockbuster. Almeno - anche se prodotti di cassetta - si affittavano i film, non ci si faceva spolpare giocando a poker con le macchinette. Comunque io ci avevo litigato, con quelli di Blockbuster, e avevo gufato...."Finirete tutti a spasso!". E infatti. Ma non perché non sapevano lavorare, come credevo io, ingenua ignorante.
Ma com'è possibile, di nuovo?
Io, con la mia borsa della spesa con le ruote rossa, ho attraversato la strada sorprendentemente di buon umore. Nonostante questo lungo ed estenuante periodo con Saturno e tutti gli altri sempre contro.
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